The blind touch
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The blind touch
The Blind Touch
http://www.youtube.com/theblindtouch
l'accessibilità alle tecnologie nell'era del digitale-sociale.
Mi presento: Francesco Bonito, circa quarant’anni e da circa quarant’anni non vedente. La mia passione da sempre, la musica; la passione nella passione, le tastiere.
Immagino che tutto ciò, possa essere dovuto al fatto che, i suoni, nella loro molteplice varietà, nei loro timbri, nelle trasformazioni alle quali vengono sottoposti grazie l’utilizzo dell’effettistica in generale, mi diano, almeno così mi sembra di poter dire, la possibilità di avere una maniera alternativa di vederci.
Spesso, il fascino esercitato su di me da tastiere e sintetizzatori moderni e tecnologicamente molto potenti, campionatori, macchine per la programmazione di sequenze midi, registratori multitraccia digitali, è direttamente proporzionale all’impossibilità di farne utilizzo. Tale impedimento è rappresentato da alcune caratteristiche previste nella progettazione e costruzione di molte di queste macchine:
touch screen, pagine dei menu a rotazione continua ( raggiunto il valore massimo, con il tastino di incremento, alla successiva pressione dello stesso tasto, il valore del parametro sul quale si sta agendo, riparte da 0), alfa dialer a rotazione liscia e continua, tacht switch gommati a scatto morbido. Insomma, queste sono alcune delle caratteristiche che complicano notevolmente il lavorare di un musicista non vedente poiché, impediscono allo stesso, di potersi creare, relativamente alla macchina di lavoro, una mappa di orientamento personalizzata, all’interno della quale poter agire con sicurezza.
Mi sembrava utile portare in superficie tale problema in quanto statisticamente, è risaputo che gran parte delle persone non vedenti sono, o vorrebbero essere, in possesso di almeno una tastiera. Molti di loro, sarebbero anche eccezionalmente predisposti a raggiungere obiettivi straordinari nell’ambito Musica, se solo venissero poste piccole attenzioni da parte dei costruttori in fase di progettazione degli strumenti sopra citati.
In verità, molte case costruttrici, a tutto questo pare ci abbiano già pensato per cui, non sembrerebbe essere cosa proibitiva chiederlo pure a gli altri.
I non vedenti utilizzano la musica spesso come sistema molto efficace per la propria integrazione sociale.
Riassumendo, si tratterebbe semplicemente di facilitare l’accesso ad alcuni sistemi,tecnologicamente avanzati offrendo conseguentemente, la possibilità ai non vedenti e agli ipovedenti, di essere al pari con gli altri e avere l'opportunità di superarsi e di competere in questo settore.
Personalmente credo di poter affermare senza dubbio alcuno che, gran parte delle fortune della mia esistenza, sono collegate alla possibilità che ho sempre avuto di fare musica per cui, mi viene spontaneo supporre che forse, se fosse più semplice utilizzare certe accattivanti macchine, anche altri, come me, potrebbero provare a sognare le mie stesse fortune, in un momento storico così sensibile a queste tematiche di accessibilità mi sembrerebbe più che opportuno.
martedì 7 giugno 2011